sabato 27 giugno 2009

Contro il giorno - 2.9 - pagg 235 / 248

Neville e Nigel arrivano a Londra, portando con se Lew Basnight, precedentemente impiegato della White City Investigation, recentemente vicino all'anarchismo e alla ciclomite (sostanza psichedelica derivata da alcuni esplosivi).
Neville e Nigel fanno parte di una delle tante "organizzazioni per cercatori di certezze, di cui sembrava esservi sempre più abbondanza nel mentre il secolo correva alla sua fine" (pag. 235), la V.A.T.I. (Veri Adoratori del Tetraktys Ineffabile) una setta che crede di poter raggiungere l'illuminazione concentrandosi su un triangolo pitagorico e immaginando che i numeri occupino "non due dimensioni, ma tre, in un tetraedro regolare, e quindi quattro dimensioni e così via" (pag. 226)

Lew viene presentato a Nicholas Nookshaft, Grand Cohen del londinese Capitolo dei V.A.T.I. che rivela a Lew come il suo emergere dall'esplosione non sia altro che un passaggio fra i Mondi e quelli che hanno attentato alla sua vita con l'esplosione "potrebbero essere considerati agenti dell'angelico" (pag. 237)

Il Grand Cohen lo presenta alla eletta Yashmeen Halfcourt, di cui Lew si invaghisce immediatamente e con la quale sente un feeling molto prossimo alla risonanza. In pratica pensa che anche lei come lui è stata infilata in una storia da pazzi inglesi senza la minima possibilità di scampo.
Il Grand Cohen prende Lew in disparte ed inizia a "spiegargli la sua idea personale di Detective Sensitivo" (pag. 238) e che i "quadri operativi che, lavorando in segreto, provocano - o almeno permettono - lo svolgersi della Storia su quest'isola, e corrispondono ai ventidue Arcani Maggiori del mazzo di tarocchi [...] le ventidue carte [...] potrebbero essere considerate agenzie viventi, posizioni da riempire con persone in carne ed ossa, nel corso delle generazioni" (pag. 238-239)
Infine il Grand Cohen gli rivela come gran parte dell'umanità è buono e innocente, ma traviato da alcuni maligni arrivati da altrove, interpretazione che non convince molto Lew

Una settimana circa dopo la venuta di Lew in Inghilterra, un neofita dei V.A.T.I. va dal Cohen e gli consegna una lettera da parte della estatica medium Madame Eskimoff, contenente la carta con l'arcano numero XV (il Diavolo), posizione attualmente detenuta da una coppia di accademici rivali Renfrew di Cambridge e Werfner di Gottinga che "non solo esimii negli ambienti universitari, ma anche ipoteticamente potenti nel mondo in generale" (pag. 242). La loro potenza derivava anche dalla reputazione di "luminari dell'avanguardia, consultati dai ministeri degli Esteri e dai servizi segreti del proprio rispettivo Paese" (pag. 243)

I due professori cercavano di fare gli interessi delle rispettive nazioni (Gran Bretagna e Germania) nelle trattative per la Concessione Ferroviaria "Baghdad" importante corridoio verso l'oriente e tra i due c'era una sorta di intermediario dei V.A.T.I. Clive Crouchmas che, aveva cercato di mettersi in contatto con un suo agente, morto a Costantinopoli, Mahmud. Durante una seduta spiritica per evocare Mahmud, si era sentito uno schianto, come di una esplosione ferroviaria. Lew dovrà raggiungere i due professori per comprendere cosa bolle in pentola.

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