domenica 28 giugno 2009

Contro il giorno - 3.9 - pagg 583 / 593

La Conferenza Mondiale dei Quaternionisti è teatro anche di un tentativo di acquisto della segreta arma Q da parte di Viktor Mulciber, sostituto di Basil Zaharoff impegnato con una nuova rossa.
L'arma Q è un'arma quaternionica di incredibile potenza che agisce sul termine scalare w del quaternione che si suppone rappresentare il Tempo e che, se fosse così, sarebbe molto interessante. Mulciber infatti dirà "Un'arma fondata sul Tempo[...] Ebbene, perché no? L'unica forza che nessuno sa come sconfiggere, tenere a bada o invertire. Uccide tutte le forma di vita prima o poi. Con una tempo - arma potrebbe diventare l'uomo più temuto della storia"
“Preferirei essere amato” rispose Root
Mulciber fece spallucce “Lei è giovane” (pag. 584)

Piet Woevre batte sul tempo e riesce ad entrare in possesso dell'arma Q attraverso un suo contatto: un tale Edouard Gavaert. Una volta nelle sue mani, Woevre, inizialmente incredulo della piccola dimensione dello strumento di morte racchiuso in una piccola custodia di pelle nera, viene posseduto dal desiderio di esercitare il potere di distruzione totale dell'arma.

Nel frattempo Kit comincia una storia d'amore e di passione con Umeki, la studiosa quaternionica giapponese, che sboccia in tutta la sua forza erotica un giorno in cui lei gli si presenta in camera nuda con un cappello da cowboy in testa, che forse è anche all'origine dell'erezione di Kit, come già dimostrato dagli eventi nella stanza di Pléiade.
Kit e Umeki un giorno, mentre passeggiano, incontrano proprio Pléiade Lafrisée e Piet Woevre, e ne nasce uno scambio equivoco in cui tutti sospettano di tutti, e in cui soprattutto Kit capisce che l'ideatore del suo tentato omicidio sia proprio quell'uomo.

La Convenzione Mondiale dei Quaternionisti si conclude il 16 ottobre, giorno dell'anniversario della scoperta dei Quaternioni da parte di Hamilton. Molto interessante è il discorso conclusivo tenuto dal dottor Rao, nel quale, come durante un'assemblea di fedeli, viene commemorato l'evento di discesa dei quaternioni nei pensieri umani (pag. 587) .

Nelle feste di addio, in preda all'alcool ed all'euforia tanti ospiti si smarrivano dentro e fuori dalle stanze sbagliate. de Decker decide di mandare qui tutti gli operativi disponibili tra cui c'è anche Woevre.
Kit vedendo Woevre, pensando di essere in pericolo di vita, inizia a nascondersi nelle stanze del Grand Hotel. Root, pensando che Kit voglia sottrarsi al pagamento di un debito di gioco, lo insegue. Umeki, pensando che di mezzo ci sia qualche altra donna, si mette a inseguire sia Root che Kit. Pino e Rocco, pensando al sequestro del loro siluro si mettono in salvo, mentre Eugénie, Policarpe, Denis, Fatou pensando che fosse giunto il momento per l'operazione contro il Giovane Congo si danno alla fuga attraverso le finestre.

Tutto questo continua fino a sera, con Kit che cerca di rimanere nei posti con luce e gente, fino a che Rocco e Pino non gli propongono un passaggio in siluro fino a Bruges o Gand. Durante il viaggio però, per errore, inboccano un canale laterale che conduce Kit proprio di fronte a Woevre che tenta di usare contro di lui e contro una nave volante che si manifesta nel cielo, e di cui lui aveva intravisto le ombre da giorni, l'arma quaternionica. L'arma sembra possedere una sua volontà come se lo stesse guardando contrariata di essere nelle sue mani. Dall'arma qualcosa balena una luce, accecandolo per un istante, ed un suono contenente tutte le voci di quelli che aveva messo a morte. A questo punto Woevre, terrorizzato, cede l'arma a Kit.

Kit porta l'arma a Umeki, che l'analizza e scopre essere composta di due specchi di Spato d'Islanda in grado di produrre quattro possibili combinazioni dei due raggi Ordinari e Straordinari in cui viene scisso un raggio luce che raggiunge lo strumento. Le quattro combinazioni corrispondono alle quattro dimensioni dello spazio minkowsiano e attraverso una gemma di spato islandese perfettamente icosaedrica (un poliedro che ha come facce 20 triangoli equilateri) possono essere tarati in potenza. L'arma in sostanza è in grado di concentrare l'energia cinetica e temporale terrestre attraverso l'uso dello spato islandese producendo una forza terrificante.
Kit capisce che l'arma deve essere messa fuori dalla portata delle Potenze terrestri, e deve realizzare questa missione senza Umeki, la quale, quindi, decide di abbandonare l'Europa e di tornare in Giappone.

1 commento:

  1. Umeki parlando a Kit dice:
    "Un americano tradisce una ragazza giapponese. Butterfly. Dovrebbe morire di vergogna, lui, ma non succede così... è Butterfly che muore. Cosa dobbiamo concludere, allora? Che i giapponesi muoino per l'onta e il disonore, e gli americani no? Forse che non possono mai morire di vergogna, poiché gli manca il bagaglio culturale per farlo? Quasi che, mah... il tuo Paese fosse solo destinato a procedere avanti meccanicamente, indipendentemente da chi incontri o calpesti?" (pag. 593)

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