sabato 27 giugno 2009

Contro il giorno - 2.16 - pagg 337 / 354

Kit si rende conto che Yale ha lo scopo di plasmare uomini dell'estabilishement e non scienziati e si sente escluso da questo progetto. Il suo professore, Gibbs, muore e Kit è sempre più convinto di dover andar via da Yale ma deve affrontare il suo "benefattore" Scarsdale Vibe.

Un giorno, mentre sogna di chiedere al padre Webb se esista o meno l'Etere, viene svegliato dal suo esploratore, Proximus, perchè il professore Vanderjuice vuole vederlo. Il professore gli consegna una lettera aperta inviatagli dalla sorella Lake nella quale viene informato della morte del padre per cause "non naturali". Kit si arrabbia e si convince che deve abbandonare Yale definitivamente. Il professore gli conferma che Tesla sta costruendo una torre a Long Island e gli confessa che in passato Vibe gli aveva dato soldi per sabotare gli esperimenti dello scienziato serbo ma non aveva mai mantenuto i patti. Vanderjuice consiglia al ragazzo di andare a Gottinga dove due importanti scienziati Hilbert e Minkowski stanno portando avanti interessanti lavori: il primo su una "Teoria Spettrale che richiede uno spazio di dimensioni infinite" (pag. 343) e l'altro "pensa che le dimensioni finiranno per dissolversi in un Kontinuum di spazio e di tempo" (pag. 343) [i loro studi saranno strumenti fondamentali per la formulazione della Teoria della Relatività da parte di Einstein]. Per aiutarlo Vanderjuice gli propone di scrivergli una lettera di referenze.

Kit
e Colfax decidono di andare a trovare Tesla a Long Island con la barca mentre un vento forte fa quasi sognare a Kit l'approdo "in qualche isola ancora incognita, in tutt'altro oceano, se ci fosse stato il tempo per quei sogni ad occhi aperti" (pag. 345).
I due giovani incontrano Tesla che si ricorda bene di Kit . Lo scienziato spiega, inoltre, come la ricerca scientifica sia fatta, almeno per lui, di intuizioni, di illuminazioni. Tesla inoltre si dispiace di non poter offrire un lavoro a Kit ma continua ad essere riconoscente per il consiglio che il giovane gli diede sull'esperimento a Colorado Springs.

Diretti a New York, Colfax svela a Kit di essere stato per anni il suo “guardiano”, di aver fatto rapporto ogni giorno sul suo comportamento, come forma di cautela. 'Fax spiega a Kit come i Vibe sappiano del suo desiderio di scappare dal loro controllo e quindi cercheranno di pareggiare il conto. Gli consiglia di fingere che il viaggio in Germania sia un effetto di un voto fatto per essere scampato alla tempesta, "una specie, che so, di pellegrinaggio matematico" (pag. 348)

Kit va ad incontrare Scarsdale Vibe e Foley, il suo guardaspalle, cercando di convincerlo che il viaggio a Gottinga è fondamentale per la sua formazione e per le possibilità che questa porti un qualsiasi vantaggio alla Vibe Corp. Scarsdale fa finta di crederci valutando positivamente la possibilità che in questo modo Kit sia lontano da lui.
Foley e Scarsdale discutono diffusamente sulla natura del conflitto di classe "Dovremmo avere, in una lotta di classe, riserve morali nel prendere di mira i nostri nemici?" (pag. 351) e di come la loro sia una sorte di missione.

1 commento:

  1. ["Allora non ho avuto la mia guerra" aveva detto Scarsdale. "Be', fa lo stesso. Sarei stato comunque troppo giovane per capire che cosa c'era in gioco. La mia guerra civile doveva ancora arrivare. Ed ecco che ora ci siamo dentro, nel bel mezzo, e non si vede la fine. L'invasione di Chicago, le battaglie di Homestead, i Coeur d'Alene, le San Juan. Questi comunardi parlano un'insalata di lingue straniere, ma i loro eserciti sono i maledetti sindacati dei lavoratori, la loro artiglieria è la dinamite, assassinano i nostri grandi uomini e bombardano le nostre città e il loro scopo è privarci dei beni che abbiamo conquistato con il sudore, di dividere e suddividere fra le loro orde le nostre terre e le nostre case, tutto quello che amiamo, fino a renderle sordide e lerce come loro. O Cristo, Tu che ci hai detto di amarli, quale prova dello spirito è questa, quale tenebra è stata gettata sul nostro senno, che non sappiamo più riconoscere la mano del Maligno?"[...]"Davanti a queste maree saremo sommersi. Dov'è il nostro Cristo, il nostro Agnello? La Promessa?"
    [...]Foley pensò soltanto a consolarlo "Nelle nostre preghiere..."
    "Foley, questo risparmiamelo, quanto ci occorre è cominciare a ucciderli in quantità rilevanti, perchè nient'altro ha avuto effetto. Tutta questa finzione - di "uguaglianza", di "negoziato" - è stata una farsa crudele, crudele per ambo le parti. Quando il popolo del Signore è in pericolo, tu sai cosa Egli richieda"
    "Di colpire"
    "Colpire presto e spesso"] (pag. 352-353)

    Credo che questo passo sia centrale, ci permette di vedere il delirio di onnipotenza dei potenti che si sentono investiti di un compito affidatogli da Dio per giustificare le proprie azioni.

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