sabato 27 giugno 2009

Contro il giorno - 2.17 - pagg 355 / 377

Dally è diretta a New York e durante il viaggio passando per Chicago, pensa alla Citta Bianca ed all'Esposizione Universale.
In un ristorante incontra Katie che l'aiuta a trovare un lavoro in un teatro di quarta categoria come finta vittima di una aggressione a tutto vantaggio dei clienti cinesi che trovano in questa sorta di rappresentazione grande soddisfazione sessuale.

Proprio sul lavoro Dally viene notata da R. Wilshire Vibe che la vuole ingaggiare per alcuni suoi lavori: in pratica la assume come ragazza-cartello durante le sue pessime rappresentazioni in scena nei teatri gestiti da Con McVeety. Dally accetta per dieci dollari a settimana.

Dally capì che il lavoro di ragazza cartello era complicato da pubblici insofferenti alla stampa e quindi iniziò a tenere brevi discorsi descrittivi delle opere in scena. Nei teatri la ragazza ebbe modo di conoscere anche personaggi molto strani e curiosi.

R. Wilshire Vibe invita Dally ad un ballo e Katie decide di accompagnarla mentre cerca un vestito da sera. Si recano nel grande magazzino I. J. & K. Smokefoot e rimane ipnotizzata dalle decorazioni, dai profumi e dalla scala mobile. Nel grande magazzino, Dally ha l'impressione di intravedere una donna che gli ricorda molto sua madre.

Al ballo Dally, insieme a Katie che l'ha accompagnata, viene travolta dalla mondanità. Incontra un giovane bellissimo e triste che ad un certo punto scompare e vide Luca Zombini e la madre Erlys che si esibivano durante la festa. Dally viene guidata verso il GABINETTO DEL MISTERO e da lì in poi, come dice a Katie, non ricorda nulla.

La famiglia Zombini è molto numerosa e Dally viene accolta in casa come se non fosse mai mancata.
Il maestro Zombini cerca di istruire i suoi figli all'arte dell'illusionismo e scopriamo (pag. 373-375) che sta sperimentando con l'uso di specchi fatti di spato islandese per trovare l'illusione perfetta, la separazione in due parti viventi di un'assistente. Il trucco è già stato sperimentato, ma Zombini non ha mai trovato un modo per ricomporre le due metà ottenute dall'effetto della doppia rifrazione.
Zombini ha chiesto a molti professori come si potesse invertire il processo di sdoppiamento ma il prof. Vanderjuice gli ha spiegato che il tempo che scorre durante la suddivisione è la componente che rende "impossibile tornare esattamente dove eravamo stati" (pag. 375)
Mentre i suoi figli si chiedono cosa stia succedendo dei gemelli artificiali sparsi in giro da loro padre, giunge la notizia di un ingaggio del circo Zombini al Teatro Malibran di Venezia, dove c'è l'Isola degli Specchi, l'unico posto al mondo dove producono gli specchi di spato islandese e dove Zombini può forse ricavare maggiori informazioni sulla reversibilità del processo.

Appena prima di imbarcarsi sulla Stupendica, la nave che porterà tutta la famiglia in Italia, Dally e Erlys finalmente si affrontano: Dally scopre di non essere figlia di Merle Rideout ma di un tipo di Chicago morto prima che nascesse. Dally è molto adirata con la madre per il suo abbandono in tenera età e ritiene il suo comportamente comunque ingiustificabile. I figli di Zombini, totalmente incoscienti del clima di tensione, irrompono nella stanza dove sono le due donne che dovranno, quindi, posticipare i chiarimenti quando tutti saranno a bordo della Stupendica.

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