domenica 28 giugno 2009

Contro il giorno - 3.2 - pagg 473 / 483

Merle, una volta abbandonato da Dally sulla via di New York, ritorna a casa e fingendo con se stesso di aver perso gli occhiali, rovista fra tutto quello che gli passa sotto mano, fino a recuperare Clarabella, la bambola che li aveva accompagnati da quando erano a Kansas City.
Il primo giorno di fusione lasciò il lavoro di amalgamatore alla Little Hellkite e si avviò verso est alla ricerca di qualcosa di essenziale che gli era sfuggito anni prima quando veniva a Ovest.

Lungo la strada fa tappa ad Audacity, Iowa, dove in un cinematografo ripara il proiettore ottenendo l'impiego di proiezionista per una o due settimane sostituendo Fisk. Durante le proiezioni Merle si interroga sulla relazione tra tempo e immagini, sulla sua alterazione grazie al cinema e sull'insistenza nell'usare apparecchi con meccanismi simili agli orologi (pag. 473).

Continuando nel suo viaggio verso est Merle raggiunge finalmente Candlebrow, la sua meta, il luogo dove perdersi nei meandri del ragionamento circa la trascendenza dal e sul tempo.
Candlebrow viene colpita ogni anno dallo stesso tifone, ormai soprannominato Thorvald, al quale la popolazione locale (composta pressoché interamente di scienziati e tecnici) ha cominciato a fare offerte votive al fine di scongiurarne l'eccessiva ferocia.
Anno dopo anno Merle frequenta i campi estivi a Candlebrow dedicati ai Misteri del Tempo, fino a che un estate vi incontra i Compari del Caso che aveva già incontrato, insieme alla figlia, nel 1896-1897. I Compari erano alla ricerca del creatore degli apparati Ipops Roswell Bounce, che guarda caso si trova vicino a Merle. L'inventore è molto arrabbiato con Vibe che lo aveva privato dei diritti sugli apparati Ipops e confessa il desiderio di volerlo uccidere.

Il giorno dopo, Merle Rideout e Roswell Bounce si ritrovano a parlare nella roulotte del primo e i due scoprono di avere lo stesso interesse nello scoprire la relazione tra luce e tempo, e Roswell convince Merle di viaggiare con lui verso la California, dove stanno impazzendo per il cinema e dove ci sono grandi possibilità. Prima di partire presenziano ad una conferenza del celebre matematico tedesco Hermann Minkowski sullo Spazio-Tempo, in tedesco, ma con copioso uso di equazioni, il che permise all'uditorio di seguire meglio. I due tecnici, un pochino smarriti di fronte alle equazioni alla lavagna dichiarano: "ci serve solo tradurre tutto questo in meccanica" (pag. 483)

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